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martedì 30 novembre 2021

RECENSIONE COMPLETA - PELLICOLA INSTAX MINI B/N

 Riepilogo cartucce a bianco e nero:

 Le cartucce sono composte da 10 pose.

Hanno un esposizione di iso 800, quindi di per se sono molto sensibili alla luce solare, più avanti vi mostro il problema che si riscontra con la instax 11.

Le temperature di funzionamento sono intorno ai 5°C fino ai 40°C, ovviamente se esposte a temperature maggiore o minore le cartucce potrebbero rovinarsi.

Introduzione al test:

 Abbiamo effettuato in esterna diverse foto per capire come funziona la nostra pellicola, la temperatura ambientale era di circa 7°C soleggiato, con poca umidità nell’ aria (queste informazioni sono importanti per capire la resa della pellicola).

La prima volta che ho scattato in bianco e nero mi sono da subito accorto che la pellicola e veramente molto sensibile ed a differenza di quelle a colori, ci mette molto più tempo ad esporre l’immagine, di conseguenza, a differenza della pellicola a colore che ci mette un minuto ad esporre un qualcosa su carta, per vedere la foto qui, c’è ne vorranno ben tre e almeno un oretta per vedere la foto finita.

Ed ora andiamo a scattare le 6 foto totali che andranno a descrivere la resa fotografica di questa pellicola in tutti i modi possibili.

Analisi Fotografica:

1.La prima posa, e venuta molto sovraesposta, come possiamo notare le ombre e i neri sono molto leggeri il bianco è completamente sovraesposto virgola non riesco a capire se è un effettivo problema della cartuccia in sé oppure effettivamente questa è l'esposizione della nostra pellicola in bianco e nero. La prima diapositiva purtroppo non è salvabile neanche con programmi di recupero immagine.



2. La seconda foto, è una foto che in teoria doveva essere esposta nel modo corretto infatti possiamo notare sul lato superiore e sul lato inferiore della nostra diapositiva l’esposizione è venuta in maniera corretta ma la parte centrale probabilmente per un riflesso (sono risalito al riflesso controllando le due telecamere utilizzate durante la registrazione di questo episodio). Di conseguenza la nostra seconda diapositiva e anche lei completamente da buttare.



3. La terza foto invece è stata scattata in selfie mode ed ha esposto in nero correttamente ma purtroppo ancora una volta, i bianchi sono sovraesposti e di conseguenza hanno rovinato leggermente la foto, ma attraverso l'utilizzo di un programma esterno digitale possiamo recuperare correttamente la nostra foto, questa è la prima posa effettiva che possiamo salvare nel set.



4. la quarta foto è stata scattata in maniera panoramica, anche qui i neri sono stati esposti nella maniera corretta ma purtroppo ancora una volta la parte della luce e del bianco è stata ulteriormente sovraesposta di conseguenza la faccia non è stata sviluppata correttamente, anche utilizzando un programma digitale purtroppo la foto non si può recuperare punto anche questa foto purtroppo è da buttare. 



5. la numero 5 invece, e stata scattata in semi ombra e possiamo notare che sia le luci sia le ombre sono corrette, purtroppo l'esposizione sempre sulla faccia dovuta al sole ha rovinato ulteriormente l'esposizione alla foto finale e di conseguenza la faccia risulta cancellata, ma con un programma di digitalizzazione riusciamo a recuperare la nostra foto. Un'altra posa e salva. 



6. L'ultima foto che andremo invece a vedere oggi, è una foto completamente scattata al buio o meglio all'ombra qui in questo caso la foto è venuta correttamente esposta ovviamente possiamo notata notare fin da subito che la luce del sole effettivamente dà problemi a queste pellicole di conseguenza gli spiragli del sole risulteranno completamente bianchi come se la foto non fosse stata sviluppata. ma anche questa e una foto salva.




Un consiglio che vi dò in assoluto, se vi volete in cimentare a scattare pure voi con una polaroid in bianco e nero, è di assolutamente scattare in zone d’ombra o al chiuso…

Come avrete notato il risultato finale è che solo poche pose sono uscite al sole, il resto è tutto da buttare.

 

Un ringraziamento speciale per la realizzazione di questo episodio va a: 

@gaiaa.cannizzaro18

 

Inoltre un ringraziamento particolare va a @jodycosplay che ci ha indicato al meglio quale pellicola utilizzare e mi ha dato consigli utili per dimostrare al meglio il loro funzionamento!

domenica 28 novembre 2021

PELLICOLA A COLORI O IN BIANCO E NERO (INSTAX MINI)

Riepilogo cartucce: 

 Le cartucce a colori scattano a iso 400, di per sè, sono molto sensibili alla luce solare, ma da quello che ho capito hanno tempi di esposizione selezionati dal sensore frontale.Le cartucce funzionano dai 4°C fino ai 40°C, ovviamente se esposte a temperature maggiore o minore le cartucce potrebbero rovinarsi.

Le cartucce in bianco e nero scattano a iso 800, di per sè, sono molto sensibili alla luce solare, ma da quello che ho capito hanno tempi di esposizione selezionati dal sensore frontale.Le cartucce funzionano dai 5°C fino ai 40°C, ovviamente se esposte a temperature maggiore o minore le cartucce potrebbero rovinarsi.

In questo episodio andremo a fare un versus di fotografia in esterna, in modo da capire senza flash come funzionano sul nostro sistema.

I costi delle due pellicole sono intorno a 10€ per quelle a colori e 6€ per quelle in bianco e nero.

Introduzione al test:

Essendo un vs, in questo episodio vi mostrerò le due tipologie di pellicole in esterna e scattate senza flash, purtroppo come sapete la mia insax scatta anche alla luce del sole con il flash, cosa che normalmente non dovrebbe fare... per questo ho messo un nastro isolante davanti al flash.

ANALISI FOTOGRAFICA:

(colori)

1.  La prima foto viene scattata in modalità normale senza flash, la resa e tonalità fotografica è molto fredda, si può notare anche una leggera vignettatura ai bordi della foto, ma tutto sommato ci sta molto l’effetto finale, luce e qualità soddisfacenti.

2.  La seconda foto come spiegato prima doveva in teoria vedersi un po’ di spiragli, ma non è esposta nel modo corretto e di conseguenza questo è il risultato, una foto molto scura. Quindi con fonti di luce dirette non va proprio bene.

3. La terza foto invece è venuta meglio del previsto e l’effetto finale e veramente bello, il giallo e saturato nel modo corretto, quindi qui la macchina fotografica ha esposto nel modo giusto la foto.

4. L’ultima foto invece è un tronco scattato in macro, e questo sono veramente stupito per l’effetto finale uscito fuori. Infatti illuminazione e dettagli ci sono tutti in modalità selfie, e il risultato finale acquisito e da 10 e lode.


Ed ora passiamo al bianco e nero che io adoro tantissimo!

Ma come si comporterà sempre in esterna e senza flash, ricordiamo che questa pellicola funziona al doppio dell’ esposizione di quelle a colori!

(bianco e nero)

  1. La prima foto e il seguito della prima scattata nella versione colorata, in sto caso la macchina fotografica ha rilevato una luce diversa e il risultato uscito è completamente diverso da quella a colori. Ma comunque la foto è venuta lo stesso molto bene, inoltre la modalità macro è molto nitida.

  2. La seconda foto (che è il clone della numero 3 di quella a colori) è venuta fin troppo esposta e di conseguenza si perdono quasi tutti i dettagli delle luci sulle foglie. Probabilmente la macchina fotografica ha rilevato troppa ombra ed ha esposto di più l’immagine. 

  3. La terza foto sono molto stupido del risultato, sfocato sullo sfondo e la parete in dettaglio. Si è creato anche una vignettatura leggera che accentua al centro le luci.

  4. La quarta foto invece è un dettaglio sull’ erba, più che altro per capire effettivamente il punto di fuoco della macchina fotografica, e posso confermare che effettivamente il fuoco sta a circa 40cm di distanza, ma anche qui il dettaglio della luce e ombre e veramente sublime ed è venuta molto bene la foto.

Quindi si può scattare al sole? con questo tipo di pellicola... Accentua di molto i dettagli, le ombre sono più definite in bianco e nero che a colori.

 

Ora parere mio personale, preferisco molto di più le pellicole in bianco e nero che quelle a colori, basta fare dei minimi confronti come con la foto terza a colori e la seconda in bianco e nero, che potremo notare la differenza tra le due pellicole, o come la quarta a colori e la prima in bianco e nero, per vedere le ombre come in una vengono meno accentuate e nell’ altra di più.


Ma da questa puntata e tutto ci vediamo alla prossima!


Un ringraziamento particolare va a @jodycosplay che ci ha indicato al meglio quale pellicola utilizzare e mi ha dato consigli utili per dimostrare al meglio il loro funzionamento!


 

 

RECENSIONE COMPLETA - PELLICOLA INSTAX MINI COLOR

Descrizione delle pellicole:

Le cartucce sono composte da 10 pose (pellicole).

Questo vuol dire che non ci possiamo permettere di scattare a raffica.

Le pose dovranno essere calcolate molto bene, anche perchè sono one-shot e come viene, viene. (posa, occhi chiusi ecc).

Una volta inserite nella instax, non si possono più togliere, in quanto se sovraesposte direttamente alla luce solare si rovinano (come anche i rullini).

 

Caratteristiche delle cartucce:

Le cartucce scattano a iso 400, di per sè, sono molto sensibili alla luce solare, ma da quello che ho capito hanno tempi di esposizione selezionati dal sensore frontale.

Le cartucce funzionano dai 4°C fino ai 40°C, ovviamente se esposte a temperature maggiore o minore le cartucce potrebbero rovinarsi.

 

Introduzione al test:

Abbiamo effettuato in esterna diverse foto per capire come funziona la nostra cartuccia, la temperatura ambientale era di circa 14°C ed era umido (queste informazioni sono importanti per capire la resa della pellicola).

 Analisi fotografica:

  1. La prima foto è stata scattata ravvicinata, a circa 40cm dal soggetto, con la modalità selfie attiva e con flash attivo, potrete da subito notare che il flash riempie molto e di conseguenza avremo a 40cm di distanza una sovraesposizione sulla faccia e sui capelli. 

  2. La seconda, sempre in selfie mode, possiamo notare fin da subito che i colori e il flash sono molto contrastanti, ovviamente si può anche notare come la distanza focale effettivamente a circa 60cm diventa sfocata. Quindi abbiamo anche la possibilità di mettere a fuoco solo i soggetti davanti e sfocare il resto!

  3. La terza invece è stata scattata con fuoco infinito con flash, è sia la luce che esposizione è veramente ottima, questa è una delle uniche foto che mi piacciono veramente, in quanto anche non avendo un effettivo occhio per tutte le impostazioni, comunque la resa in generale è perfetta.

  4. Ecco la quarta foto e quella in cui vi volevo spiegare più nello specifico un problema che ho riscontrato con le effettive esposizioni al sole. La macchina fotografica non si è accorta che l’ambiente circostante era di giorno e non si è settata per scattare a bassa esposizione e senza flash, di conseguenza questo è il risultato, ma comunque è salvabile e a fuoco. 

  5. La quinta foto invece è stata fatta a 3mt di distanza con flash, e anche questa sono veramente tanto soddisfatto della resa fotografica, in quanto soggetto e luce è perfetta, e correttamente esposta. 

  6. L’ultima foto invece era una panoramica a 6mt di distanza dal soggetto, come potrete notare con l’esposizione non ci siamo proprio, infatti in un luogo completamente buio riusciamo ad illuminare veramente poco, però è curioso che la pellicola è talmente tanto sensibile alla luce del sole che si vedono degli spiragli che nella realtà erano pochissima luce.

 


 

Bene siamo arrivati a fine di questo post.

RIASSUNTO E NOTE:

Tutto sommato se volete scattare con questa pellicola vi consiglio in assoluto di scattare ad un massimo di 3mt di distanza con flash, volevo portarvi degli altri esempi senza flash, ma purtroppo l’instax che uso io vuole scattare solo con il flash, ovviamente appena potrò vi mostrerò anche la differenza senza flash!




Un ringraziamento speciale per la realizzazione di questo episodio va a: 

@gardani_angelica 

@zack.ultima 

@yin.izanami 

 

Inoltre un ringraziamento particolare va a @jodycosplay che ci ha indicato al meglio quale pellicola utilizzare e mi ha dato consigli utili per dimostrare al meglio il loro funzionamento!

RECENSIONE COMPLETA - INSTAX 11

 

INTRODUZIONE:

 

Come sapere sono amante di tutto ciò che è retrò ma soprattutto sulla fotografia.

Negli anni ho scattato veramente tanto in digitale, ma ho un pallino nella testa... Almeno una volta vorrei scattare in analogico.

Ovviamente prima di scrivere questo script, mi sono informato un po’ in giro ed ero indeciso se farlo con la classica pellicola a rullino e con una slr oppure scattare con le istantanee...

Mi sono informato da diversi fotografi, ma il costo per lo sviluppo è eccessivo, non parliamo della macchina fotografica...Infatti su ebay ho trovato degli usati veramente costosi...

Sui siti di e-commerce, erano disponibili a prezzi più modici ma purtroppo a malincuore, leggendo anche un secondo le recensioni online, tutti i rullini o quasi tutti sono scaduti e le pose che escono sono veramente poche, e non voglio rischiare di buttare un progetto in questo modo, soprattutto per il costo eccessivo, senza o con scarsa possibilità di successo...

Di conseguenza la seconda variante è quella di scattare con le polaroid che sono istantanee ma le cartucce si trovano ancora a poco e soprattutto funzionanti. (faremo un episodio sulle pellicole scadute della polaroid per capire al meglio se valgono o meno).

Le polaroid del giorno d’oggi sono tutte o quasi tutte digitali e di conseguenza la stampa avviene tramite un obbiettivo digitale (foto sottostante) e non più ad impressione.

polaroid snap


Ma oggi siamo qui per presentarvi uno dei pochi modelli che sviluppa le foto per esposizione alla luce, e quindi una vera e propria instantanea analogica.

Il modelli in questione è la Instax 11. Nasce in diverse colorazioni (foto sottostante) e qualitativamente sembra buona, ottima rifinitura, desing e plastiche usate!



Ma ora bando le ciance ed andiamo alla recensione vera e propria!

 

La polaroid in questione (che poi non e manco una polaroid ma una fuji, in verità come polaroid si intende la tipologia di cartucce usate), funziona con due batterie stilo AA incluse nella confezione.

La polaroid in questione ha due sensori:

- Uno di esposizione, in modo che la macchina fotografica si adegui alla luce esterna ed esponga bene la pellicola.

 - Uno per il flash, per abilitarlo o disabilitarlo in automatico, a differenza di altre polaroid non potremo disattivare forzatamente il nostro flash, quindi scordiamoci qualsiasi interazione diretta con esso (tasti). 

Ma qui già una nota negativa che devo dare sui sensori...

Se non ben esposti, ma in semi ombra, il flash continuerà a funzionare a prescindere della notte o del giorno, e di conseguenza le foto verranno sovraesposte o sottoesposte in maniera non corretta, poi ne parleremo nello specifico nella recensione per singole cartucce.

L’obbiettivo a detta del venditore, ma anche marchiato sulla macchina fotografica, viene descritto come un 60mm, ma in verità è molto meno, infatti sembrerebbe che sia quasi un 35mm (per ritratti) o ancor peggio un 25mm (grandangolare) ma anche qui lo andremo a spiegare meglio con i test su pellicola.

Passiamo sul lato di esposizione della foto. Purtroppo la luce del flash copre veramente pochissimo infatti a circa 5mt di distanza riusciamo ad esporre la polaroid veramente a poca luce. Ma come indicato dal manuale di istruzione, effettivamente la portata massima è di 3 mt, Anche se le pellicole della fuji variano dai 400 ai 800 di iso, anche se non viene specificato bene il tempo di esposizione.

Ovviamente la messa a fuoco su queste istantanee non esiste, ed il mirino è finto, o meglio serve un pò come punto di riferimento per sapere dove più o meno stiamo scattando.

Lo specchietto per i selfie che viene montato non è proprio corretto al 100%, infatti ho scoperto poi che dallo specchietto e la polaroid finale, c’è ancora spazio, nel senso che in foto quando viene sviluppata noteremo che dal soggetto che abbiamo scattato avremo altre cose acquisite (aria su tutti i 4 i lati).

Però questa è una nota positiva, potremmo fare selfie usando il braccio e comunque essere magari in 4 in foto, senza che nessuno venga tagliato come si potrebbe notare dallo specchietto davanti!

 

Passiamo alla modalità sviluppo:

Ovviamente le polaroid avranno il loro tempo per effettivamente mostrare qualcosa su carta, quindi non vi spaventate che vedrete all' inizio la carta completamente bianca, è normale, la foto inizierà a svilupparsi dopo circa un minuto (con carta colorata, un pò di più con carta in bianco e nero).

Ma ora la domanda è:

Si possono fare dei set fotografici con le polaroid? Su internet si trovano diversi video su come fare dei set con le polaroid, ovviamente è un argomento di nicchia anche se nell' ultimo periodo se ne sta parlando di più in quanto sono tornate di moda.


Digitale O Analogico?

Ho voluto fare una prova per capire al meglio quanto sono dettagliate ste pellicole, e in caso le volessimo riportare in digitale con degli appositi strumenti, funzionerebbe la cosa oppure uscirebbe un lavoro scarso di qualita?

Ho voluto testare a fondo diversi risultati che poi vedrete nei prossimi episodi, ma posso darvi fin da subito i parametri che ho usato io per la scannerizzazione.

Sono partito con uno scanner casalingo (epson wf 2510) una stampante consumer con qualità decente.

La stampante in questione ha scannerizzato a 300dpi (limite della stampante) e ci ha esportato un frame con grandezza di 832x592 (come frame è inteso solo il riquadro della foto e non l'intera diapositiva).

Come seconda prova ho utilizzato uno scanner fotografico (canon mx535)

La stampante in questione ha scannerizzato a 600dpi e ci ha esportato un frame finale con grandezza 1158x1590.

Tra le due stampanti vince di sicuro la canon con una resa fotografica nettamente migliore e più dettagliata, ovviamente non ci aspettiamo risultati enormi anche perchè stiamo parlando di una polaroid di 6cm!

Prima di chiudere questo post un ultimo avviso, per scattare sempre a fuoco in modalità selfie, tenete il soggetto non più lontano di 40cm, anche se da manuale c'è scritto dai 30cm ai 50cm, effettivamente la messa a fuoco si trova a 35-40cm di distanza.

Mentre in modalità normale la messa a fuoco funzionerà dai 50cm all' infinito.

 Bene la prima recensione è andata, spero che vi sia piaciuta e ci vediamo alle prossime puntate dove andremo ad analizzare la pellicola in questione e faremo tutti i test possibili per capire al meglio come funzionano!




Un ringraziamento particolare va a @jodycosplay che ci ha indicato al meglio quale pellicola utilizzare e mi ha dato consigli utili per dimostrare al meglio il loro funzionamento!

martedì 20 aprile 2021

Le gopro dei primi anni 2000!

 Come saprete le gopro hanno avuto sempre un successo assurdo sopratutto in determinate situazioni dove non si potevano utilizzare telecamere professionali, la prima gopro usci' nel 2010, ma prima come facevano a fare le riprese spericolate? 

Alcune aziende televisive, usavano vere e proprie telecamere di videosorveglianza chiamate (bullet cam) e permettevano di realizzare video sia b/n che a colori in pochissimo spazio, il tutto veniva acquisito con un registratore esterno mini dv.

Purtroppo queste camere nascono con delle risoluzioni molto infime e di conseguenza in bassa qualità.

In sti giorni un nostro fan ha trovato un articolo veramente molto interessante, una delle prime action camere utilizzate anche in ambito televisivo.

Non fatevi influenzare dai nomi dei programmi che andremo a vedere, perché sembrebbe un kit di videosorveglianza, ma non lo è.

Infatti una volta la parola Action Camera era completamente sconosciuta, e se si andava ad acquistare un kit del genere, dovevamo richiedere una radio camera per casco.

Ma ora andiamo ad analizzare al meglio la scatola del nostro kit:


Partiamo dal fatto che la presentazione della scatola è veramente ottima, stiamo parlando di una telecamera con ben 330 TVL e di conseguenza la qualità massima che potremo andare a catturare e di soli 320x240 a 3mbit di bitrate, ma anche qui il test video arriverà dopo.

Inoltre sulla scatola ci viene raffigurato che il tutto viene trasmesso sotto frequenze da 2.4ghz che ai tempi erano libere cosa che ora non sono più in quanto occupate dal wifi (e dopo vedrete anche i disturbi creati dal wifi).

Inoltre viene dichiarato che la telecamera funziona senza disturbi entro un range di ben 100 metri! il che è niente male.


Sul retro della scatola invece ci andiamo a trovare un breve riassunto di quello che ci possiamo collegare, ed è molto curioso leggere anche che possiamo usare il ricevitore come scheda di acquisizione in alta definizione (640x480 a 15fps).




Il resto della scatola contiene i dischi di installazione e il manuale di istruzioni.



Anche sul lato non si trova nulla di interessante se non una legenda con tutto quello che troviamo nella confezione.

Purtroppo durante il trasporto le antenne si sono distrutte, molto probabilmente perchè le antenne avevano la plastica cotta e quindi molto fragile.





Ed ora andiamo alla parte software e test video.
All' interno del cd ci sono due software che senza di quello la telecamera non funziona, in quanto non viene vista come webcam ma come telecamera vera e propria, il software non l'ho capito molto, anche perché viene rilasciato come se fosse un software di videosorveglianza, e di conseguenza molte risoluzioni sono bloccate, ma devo ancora capire bene come funziona.
Il primo software e quello di controllo vero e proprio ed acquisizione video, infatti in questa semplice finestra si può catturare il video in due grandezze diverse o meglio a due bitrate diversi, uno da 900kb e l'altro da 3mb.



Ovviamente avranno due definizioni diverse e sono questi due:

900kb:

3mb:


Come potete vedere le due immagini sono affette da molti disturbi dovuti dalla rete wifi, ma se non ci fosse questo problema, l'immagine sarebbe più nitida. Avrete notato probabilmente che c'è un lag di soli 3fps al secondo, questo credo che sia dovuto dal computer che stavo usando perchè normalmente da schermo acquisiva a 30fps normali come dal video qui sotto:

Siamo arrivati alla fine di questo post, abbiamo visto un pò come funzionavano le vecchie action camera, spero che vi sia piaciuto sto interessante articolo e non mi resta che salutarvi.

Al Prossimo Post!



sabato 2 gennaio 2021

Arduino Project 76 - Come leggere la temperatura dal modulo 18B20

INTRODUZIONE ALL' ESPERIMENTO:

Questo modulo è un sensore di temperatura con chipDS18B20, è diverso dagli altri
Sensore di temperatura NTC- MF523950 (ST1147) o sensore di temperatura LM35 (SE039)

 OCCORRENTE:

1X ARDUINO UNO 100% COMPATIBILE (5€)
1X SENSORE 18B20
CAVI VARI

SCHEMA:



mercoledì 4 novembre 2020

GUIDA - Programmare una gettoniera RM5


A grande richiesta abbiamo creato una guida completa su come programmare le vecchie gettoniere che di solito si trovavano nelle slotmachines o nei vecchi photoplay, purtroppo questi dispositivi sono vecchissimi e non è più possibile aggiornarli (RM3,RM4) apparte i modelli RM5.


Iniziamo a capier un pò questi sistemi.

Il sistema ha una cpu intelligente multi funzione che permette di mandare più segnali in base alla moneta che viene inserita, per capire meglio come funziona e sul corretto collegamento di esso, vi lascio il link di questo nostro video fatto qualche anno fà:


Ma ora andiamo alla parte più tecnica perchè si sarà notato nel video che il collegamento non si vedeva molto bene e di conseguenza era molto improbabile riuscire a collegarsi e a farlo funzionare.

Per questo vi ho preparato degli schemi molto molto dettagliati per non sbagliare. Partiamo dal primo schema che è l'effettivo collegamento di Arduino e la gettoniera:


Come possiamo vedere il collegamento è molto semplice, il 5v può essere collegato anche ad un alimentatore esterno, anzi, e vivacemente consigliabile in quanto avrebbe un alimentazione molto più stabile, però il GND dell' alimentatore e quello dei arduino deve essere messo in parallelo, mentre il 5V NON deve essere collegato ad arduino ma solo alla gettoniera.

PER TUTTI QUELLI CHE MI CHIEDONO A COSA SERVE IL PIN 9 E' SEMPLICEMENTE IL CANALE DI USCITA CHE MANDERA' L'IMPULSO AL NOSTRO ARCADE, DURANTE LA PROGRAMMAZIONE NON SERVE, SERVIRA' SOLO PER CONSTATARE CHE LA GETTONIERA FUNZIONA CORRETTAMENTE E MANDA UN IMPULSO! per vedere l'inpulso basterà collegare un oscilloscopio al pin 9 e gnd.

Una volta fatto dobbiamo rendere arduino in pratica una porta seriale, e per farlo basta mandarlo in reset, collegando GND E RESET con un jumper:



Ed ora passiamo al lato della programmazione della gettoniera, normalmente, si trova in modalità RUN, noi dobbiamo metterla in modalità apprendimento, per farlo c'è un jumper da impostare:


Mentre una cosa che mi sono dimenticato di dirvi, il connettore di configurazione si trova qui:


Bene ora che abbiamo configurato il tutto, direi che la parte più difficile è finita, ora non resta che programmare con il software che trovate QUI.

Una volta scaricato ed installato vi lascio la seconda guida su come si programma: