Photoplay: Un'icona dimenticata dell'era pre-smartphone
C’era un tempo in cui internet e telefoni cellulari erano solo strumenti rudimentali. Scaricare un’immagine richiedeva il tempo di un caffè, e le tecnologie moderne erano ancora lontane. Era un'epoca in cui le sale giochi erano luoghi di socialità e divertimento. In questo contesto, nel 1995, nacque Photoplay, un rivoluzionario arcade touch screen destinato a lasciare un segno nella storia dell’intrattenimento.
La vera svolta arrivò nel 1997-1998, con la prima versione del software che conteneva oltre 20 giochi.
Ma cos'era Photoplay? Un dispositivo che permetteva a un massimo di quattro persone di sfidarsi in giochi di carte, abilità, logica e quiz. Per i più audaci, esisteva anche una categoria “erotica” attivabile in orari specifici.
L'hardware e le prime difficoltà
Le prime versioni di Photoplay utilizzavano una scheda madre classica 386sx/33 che ospitava hardware Funworld su porte ISA, tra cui:
Scheda video da 1MB,
Controller touchscreen,
Scheda audio,
Altre componentistiche specifiche.
Questa scheda madre era dotata di 1MB di RAM distribuita su quattro moduli SIM da 256KB ciascuno e un hard disk IDE da 1GB. Poteva avviare esclusivamente il software del 1997, senza supporto per versioni successive.
Successivamente, venne introdotta la scheda madre Tomato 4PSD, con 8MB di RAM, un hard disk IDE da 4GB e un processore 486. Questo hardware era in grado di supportare il software fino alla versione Update 2001, ma per giocare alle successive versioni, come la linea iGo, era necessario espandere la RAM a 16MB.
Dal punto di vista della sicurezza, le prime versioni di Tomato 4PSD non disponevano di controlli: il software del 1998 si avviava senza alcuna protezione. Nel 1999, però, venne introdotta una dongle su porta LPT, che inizialmente era autocostruita e facilmente clonabile, consentendo l’avvio di copie non originali. Sempre nel 1999, fu implementata una scheda di sicurezza Dallas, che rendeva inutilizzabile il sistema anche in presenza della dongle, a meno che entrambe non fossero presenti. La Dallas fu utilizzata fino ai software Update 2000 e Update 2001.
Le limitazioni hardware della Tomato 4PSD portarono alla creazione della scheda madre 5SFV dotata di 16/32MB di RAM SDRAM, un hard disk IDE da circa 4GB ed un processore 486. Era inoltre dotata di nuove soluzioni di sicurezza. Questa scheda combinava l'uso della Dallas (fino a Update 2001) con una dongle di sicurezza configurata in base alla versione e alla lingua del software. I software delle versioni iGo, come gli Update, erano rilasciati per specifici mercati, con una versione europea che includeva anche l’italiano.
Con l’introduzione della scheda madre 6WEV0, l’hardware compì un ulteriore passo avanti. Esistevano due versioni di questa scheda:
V0, un ibrido che permetteva di eseguire ancora il sistema PTS-DOS per avviare le vecchie versioni di iGo e Update, grazie a una configurazione specifica del BIOS.
V2, progettata esclusivamente per Windows XP Embedded, supportava le versioni NG1 fino a 2009.
Per queste versioni basate su Windows, furono introdotti controlli di sicurezza avanzati, tra cui dongle USB impossibili da clonare e un controllo degli hash dei file principali del software per garantire l’autenticità.
Il problema della pirateria e la rinascita
Nel 1997/98, le prime versioni del software soffrivano di una scarsa sicurezza, dando vita a numerose copie pirata. Per contrastare il fenomeno, l'azienda rilasciò gli aggiornamenti 1999, 2000 e 2001, che ebbero grande successo, soprattutto in Italia, dove il cabinato Photoplay si diffuse rapidamente nei bar e nelle sale giochi.
Nel frattempo, il marchio si trasformò in Photoplay Positive Games, un cambio di nome pensato per rendere l’esperienza di gioco più adatta anche agli adolescenti. Questo restyling, insieme a nuove versioni software, portò a un vero boom di vendite.
L’evoluzione tecnologica
Con il 2002 arrivarono aggiornamenti significativi. Le versioni iGo (da iGo2 a iGo8) introducevano ogni anno nuovi giochi, mentre i modelli NG1 e NG2 portarono un hardware aggiornato: processori Intel Celeron, 128MB di RAM e il sistema operativo Windows XP Embedded, che garantivano grafica 3D avanzata e nuove funzionalità, come il gioco in remoto tramite ISDN o Ethernet.
La Funworld, azienda produttrice del Photoplay, organizzò veri e propri campionati internazionali, i Funworld Championships, con premi in palio e una partecipazione che coinvolgeva giocatori di tutto il mondo.
L'inizio della fine
Nel 2006 vennero lanciate le ultime versioni, come Photoplay Extreme e PowerCubePro, con giochi interamente in 3D e una dongle USB per gestire licenze e configurazioni linguistiche. Tuttavia, l’avvento degli smartphone e dei computer moderni iniziò a segnare il declino degli arcade. La socialità che caratterizzava Photoplay fu sostituita da Facebook e WhatsApp, rendendo questi dispositivi obsoleti.
Nel 2013, la Funworld (in italia) chiuse definitivamente, successivamente verso il 2016 in tutto il mondo.
Un tentativo di rilancio, trasformando i cabinati in terminali per scommesse in collaborazione con Game-X, ma vennero usati per poco tempo fino a che pure loro sparirono.
Una passione che resiste
Oggi, un gruppo di appassionati si dedica alla salvaguardia di queste macchine storiche. Tra loro spicca Computermuseo, un giovane esperto di elettronica che, insieme ad altri colleghi, ripara vecchi cabinati e gestisce una community nazionale e internazionale di appassionati su Telegram e Facebook. Grazie ai loro sforzi, Photoplay e non solo vive ancora, come icona di un'era in cui il gioco era un’esperienza collettiva e tangibile.
Dove seguire questo affascinante mondo
Per chi volesse immergersi ancora di più nell’universo di Photoplay, ecco alcune risorse imperdibili:
Canale YouTube: Computermuseo – Ripara questi arcade e mostra passo dopo passo come farlo.
Canale YouTube: Photoplay Archive – Racchiude una vasta collezione di software di questi arcade e ne mostra i dettagli.
Canale Facebook: Touchscreen Machines & Tinkerers – Una pagina che unisce gli appassionati di arcade touch screen di tutto il mondo.
Canale Telegram: FUNWORLD PHOTOPLAY – Una chat dedicata agli appassionati, accessibile anche dalla descrizione dei video del canale Photoplay Archive. Qui si possono chiedere informazioni e condividere esperienze.
Grazie al lavoro di questi appassionati, il mondo di Photoplay continua a vivere, mantenendo viva la memoria di un’epoca unica nella storia del gaming.
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